Un Giubileo all’insegna della speranza, dell’inclusione e della bellezza condivisa: la Diocesi di Ravenna-Cervia lancia un progetto rivoluzionario per rendere l’arte e la fede accessibili a chiunque.
di Sara Domenici
RAVENNA – La città dei mosaici, custode millenaria di tesori bizantini e spiritualità cristiana, sta vivendo il Giubileo del 2025 con un progetto che non ha precedenti: “Ravenna Mosaici for All”, promosso dall’Opera di Religione della Diocesi e inserito nel più ampio programma della CEI “Giubileo for All”. Un’iniziativa che coniuga arte, fede e accessibilità universale, con l’ambizione di trasformare Ravenna in un modello di accoglienza inclusiva.
A partire dal 29 dicembre 2024, giorno dell’apertura del Giubileo in Diocesi, sono state attivate tutte le proposte del programma. La città, inserita ufficialmente tra gli itinerari giubilari dell’Anno Santo 2025, sta accogliendo pellegrini da tutto il mondo con percorsi pensati secondo i criteri del Design for All, che implica progettare non per le persone, ma con le persone, garantendo accessibilità piena e partecipata. Un Giubileo che, come voluto da Papa Francesco, è dedicato al tema della Speranza, e Ravenna, con la sua storia di luce e spiritualità, si candida a esserne una delle capitali culturali e spirituali.
Al centro di questa iniziativa c’è una visione precisa: la bellezza deve essere un diritto, non un privilegio. Per questo deve essere fruibile da tutti: bambini, anziani, persone con disabilità motorie, sensoriali, cognitive o linguistiche. Un approccio che supera la logica della “categoria” per abbracciare l’intera umanità.
A testimoniare questa filosofia, il campione paralimpico Oney Tapia, medaglia d’oro a Parigi 2024, è testimonial ufficiale dell’intero progetto, incarnando con la sua storia i valori di inclusione e speranza che guidano “Ravenna Mosaici for All”.
Monumenti patrimonio dell’umanità… accessibili all’umanità intera
I grandi monumenti paleocristiani di Ravenna, patrimonio UNESCO, diventano così luoghi di esperienza inclusiva. Grazie a pannelli tattili, mappe multisensoriali, audio-video con sottotitoli, LIS e International Sign, chiunque può avvicinarsi ai celebri mosaici di San Vitale, Galla Placidia, Sant’Apollinare Nuovo non solo con lo sguardo, ma con tutti i sensi.
Una delle innovazioni più sorprendenti è il progetto “ColoRaMi”, in collaborazione con la statunitense EnChroma, che offre occhiali per daltonici capaci di restituire i cromatismi originali dei mosaici, rendendo Ravenna la prima città al mondo a rendere i suoi mosaici accessibili anche alle persone con deficit visivo nei colori.
Arte sacra per tutti: un nuovo modo di credere e vedere
Questa nuova modalità di fruizione non è solo tecnologica, ma profondamente culturale e spirituale. I percorsi, curati con attenzione da guide specializzate e operatori formati, sono pensati per permettere a tutti – credenti e non – di incontrare l’arte sacra in modo autentico, personale e immersivo.
“Non si tratta solo di rimuovere barriere – spiega Christian D’Angiò, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi – ma di aprire orizzonti. La fede e la bellezza vanno condivise. Nessuno deve sentirsi escluso da un’esperienza spirituale che ha radici nella storia ma parla al presente”.
Tra i percorsi giubilari proposti, spiccano itinerari come “Mosaici di bellezza e spiritualità”, “Vicino a Dante” o “Guardando il volto di Maria”, tutti accessibili e arricchiti da supporti tattili, mappe in ecoplastica, QR code parlanti e video accessibili in lingua dei segni.
Una rivoluzione culturale che parte dai sensi
Alla base di questo progetto c’è una rivoluzione culturale silenziosa ma profonda: il riconoscimento che la fruizione dell’arte non può essere limitata alla vista o al movimento. I laboratori scolastici didattici, i percorsi formativi per guide turistiche, e la collaborazione con le persone con disabilità stesse nella progettazione degli strumenti rendono evidente che inclusione non è concessione, ma partecipazione.
Lo afferma con forza Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI: “Questi luoghi sono nati per essere annuncio del Vangelo per tutti. Ora lo sono davvero. Il progetto ci insegna che la bellezza si può toccare, ascoltare, vedere con occhi nuovi”.
Un’esperienza che parla al mondo
Anche il recente apprezzamento di Re Carlo d’Inghilterra, in visita alla Basilica di San Vitale, ha confermato la portata internazionale di “Ravenna Mosaici for All”. Durante la visita, il sovrano ha toccato uno dei pannelli tattili realizzati per il Giubileo e ha lodato la capacità di Ravenna di coniugare patrimonio, spiritualità e innovazione sociale.
L’esperienza continua a casa: è stata sviluppata la prima linea accessibile di merchandising turistico – maglie, felpe, cartoline, mosaici, guide e audiolibri – pensata con caratteristiche tattili, ad alta leggibilità e arricchita da contenuti multimediali accessibili, anche in LIS e International Sign. Questi prodotti sono disponibili nei bookshop dei monumenti diocesani di Ravenna, permettendo ai visitatori di portare con sé un pezzo di questo percorso unico.
Sempre presso i punti vendita dei monumenti, è disponibile anche una guida accessibile – in italiano e in inglese – che accompagna i pellegrini nel percorso spirituale e artistico. Dotata di QR code tattile e disponibile anche come audiolibro, è pensata per essere letta e vissuta da chiunque.
Ravenna capitale di una nuova idea di bellezza
“Ravenna Mosaici for All” non è soltanto un progetto pensato per accompagnare il Giubileo 2025: è un vero e proprio manifesto culturale e spirituale. In un tempo in cui l’accesso alla cultura è ancora, troppo spesso, riservato a pochi, questa iniziativa rompe gli schemi e propone una visione nuova: la bellezza non è un privilegio, ma un diritto. E deve parlare a tutti.
Quella di Ravenna è una bellezza inclusiva, partecipativa, concreta. Non si limita a mostrarsi, ma si lascia toccare, ascoltare, comprendere. I mosaici si fanno multisensoriali, le mappe diventano tattili, le parole si traducono in segni. Tutto è pensato perché nessuno resti ai margini, perché ogni persona – indipendentemente dalle proprie abilità, età o lingua – possa sentirsi parte di un’esperienza di fede, arte e umanità.
Conclusioni
Questo progetto dimostra che l’inclusione non è un gesto di cortesia, ma una responsabilità culturale, civile e spirituale. E che le barriere – visive, fisiche, sensoriali o simboliche – possono essere abbattute se si cambia il punto di vista: non più creare per qualcuno, ma con tutti.
Ravenna diventa così non solo un punto di arrivo per pellegrini e visitatori, ma un punto di partenza per una nuova visione del patrimonio artistico. Una visione in cui la bellezza si apre e si dona. E in cui nessuno resta indietro, perché TUTTI possano sentirsi parte di un racconto che unisce storia, fede e futuro.
Nel cuore del Giubileo della Speranza, “Ravenna Mosaici for All” ci ricorda che la speranza si costruisce con gesti concreti, con percorsi accessibili, con occhi che vedono e mani che toccano.
Il vero miracolo è quando la bellezza diventa un’esperienza condivisa!
