Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni – Una Storia da ascoltare, guardare e toccare

In occasione dei mille anni dal documento fondativo, l’Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni inaugura nuovi strumenti per l’accessibilità universale. Una svolta che intreccia memoria, innovazione e impegno sociale.

di Sara Domenici

CAVA DE’ TIRRENI – Nel cuore della Campania, un luogo millenario rinnova il suo messaggio di accoglienza con un gesto profondamente umano: l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni inaugura un nuovo percorso di accessibilità universale, rendendo il suo straordinario patrimonio spirituale e culturale fruibile a tutti, senza barriere.

Il 21 luglio 2025, nel suggestivo Salone delle Farfalle, sono state presentate opere uniche nel loro genere: una mappa tattile e parlante in travertino, affiancata da due riproduzioni inclusive del prezioso Codex e del sigillo della pergamena del 1025, che è l’atto fondativo dell’Abbazia. Un’iniziativa che va ben oltre la semplice inclusività tecnica: è una dichiarazione culturale, nonché un invito a percepire la bellezza con tutti i sensi.

Il valore del gesto

Non si tratta soltanto di dispositivi accessibili – testi in Braille, font ad alta leggibilità, pittogrammi semplificati, audio descrizioni, video in lingua dei segni – ma di un cambiamento di prospettiva. Chi visita l’Abbazia, oggi, non è solo uno spettatore, ma un protagonista di un’esperienza sensoriale, emotiva e spirituale che parla ad ognuno, a prescindere dalle abilità.

Questo intervento, che si inserisce nel progetto nazionale Giubileo For All” promosso dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), è l’unico riconosciuto in tutta la Campania.

Una scelta non casuale: la Badia di Cava, che quest’anno celebra i 1.000 anni del suo documento fondativo, incarna da secoli il principio benedettino dell’“accogliere ogni ospite come Cristo”. Oggi, quell’antica regola si traduce in un linguaggio nuovo, ma fedele allo spirito originario: inclusione, dignità, condivisione.

Un percorso tra storia, fede e innovazione

Grazie alla collaborazione tra l’Abbazia, l’Arcidiocesi di Amalfi-Cava, la Caritas Diocesana, l’Archeoclub La Cava, l’associazione Joined Cultures ed esperti di accessibilità museale, ogni tappa di questo luogo sacro diventa parte di un itinerario immersivo e multisensoriale.

Attraverso rilievi architettonici, simboli liturgici e miniature storiche, è possibile “leggere con le mani” ciò che non si può vedere con gli occhi. Ma questa esperienza non è riservata solo a chi vive una disabilità: è un invito rivolto a tutti a rallentare, osservare in modo diverso, imparare l’empatia attraverso la bellezza.

Un evento, un simbolo

L’evento inaugurale ha visto la partecipazione del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, da sempre impegnata nel valorizzare il patrimonio culturale in chiave inclusiva, e di Suor Veronica Donatello, responsabile nazionale CEI per la pastorale delle persone con disabilità.

Presenti anche Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, e Anna Padovano Sorrentino, coordinatrice del progetto “Giubileo For All”, che modererà l’incontro.

Al termine dell’evento, il Ministro ha visitato le installazioni accompagnata dallo psicoterapeuta Paolo Landi, incontrando le associazioni locali che ogni giorno operano per costruire una società più accogliente e giusta.

Conclusioni

Il progetto realizzato all’Abbazia della SS. Trinità non è solo un intervento tecnico, ma un vero punto di svolta. Tradizione e innovazione si incontrano per restituire centralità a tutte le persone.

È un invito rivolto alle istituzioni culturali e religiose: l’accessibilità deve diventare la regola, non l’eccezione. Solo così possiamo costruire una società capace di accogliere e valorizzare le diversità.

Grazie a questo percorso, la bellezza e la spiritualità diventano esperienze aperte a tutti, trasformando ogni luogo di fede e cultura in uno spazio più umano e condiviso.

L’Abbazia di Cava de’ Tirreni dimostra che l’apertura verso l’altro non è solo un valore del passato, ma una scelta concreta per il presente e il futuro di tutta la comunità.

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