Verso una cultura che include: linguaggi e diritti al centro dell’attenzione

Il 18 settembre, nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura, si è svolta la conferenza “Verso l’universalità dei linguaggi”, promossa dal Comitato Unico di Garanzia (CUG). L’incontro ha preso spunto dal Manuale del CNR sull’accessibilità del patrimonio culturale, proponendo un nuovo modello inclusivo basato sui diritti, sulla dignità e sulla centralità della persona.

di Sara Domenici

ROMA – La cultura è un diritto universale solo se accessibile a tutti.

Con questo principio si è aperta, il 18 settembre 2025, la conferenza “Verso l’universalità dei linguaggi: un percorso di progettazione ampliata del patrimonio culturale”, promossa dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Ministero della Cultura.

L’incontro si è svolto nella Sala della Crociera del Collegio Romano, luogo simbolico del patrimonio culturale italiano.

Il punto centrale della conferenza è stato il Manuale di progettazione per l’accessibilità e la fruizione ampliata del patrimonio culturale, a cura di Gabriella Cetorelli e Luca Papi, pubblicato dal CNR – Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale (DSU).

Il volume propone un approccio innovativo e interdisciplinare per rendere i luoghi della cultura aperti alla partecipazione di tutti.

Un nuovo sguardo sul patrimonio culturale

Durante la conferenza, è emerso con forza il cambiamento di prospettiva introdotto dal Manuale: non sono le persone ad essere disabili, ma lo sono i contesti che non rispondono alle loro esigenze.

In linea con l’OMS e con i principi dell’Universal Design, i relatori hanno evidenziato l’importanza di progettare gli spazi culturali a partire dalle necessità e dalle capacità degli individui, rendendo ogni esperienza culturale significativa.

L’approccio proposto mette al centro il visitatore e riconosce l’accessibilità come parte integrante della qualità progettuale e della responsabilità sociale di chi opera nei luoghi della cultura.

Dalla teoria alla pratica: un Manuale realizzato in ogni forma

Il Manuale non è soltanto un insieme di linee guida, ma rappresenta un concreto esempio di accessibilità editoriale. È disponibile gratuitamente online in formato digitale e in una versione cartacea studiata per essere alla portata di tutti.

Inoltre, il testo è stato tradotto in braille dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza e trasformato in audiolibro dalla Fondazione ETS Officina dei Sensi di Ascoli Piceno. Attualmente è in corso la traduzione in lingua inglese a cura dell’Università degli Studi di Macerata.

Parallelamente, sono state avviate le traduzioni in Lingua dei Segni Italiana (LIS), realizzate in collaborazione con l’ENS e l’Associazione Anios, oltre alla versione in International Signs (IS), curata dall’Istituto dei Sordi di Torino.

Il contributo del CUG: cultura del rispetto e pari opportunità

La conferenza ha rappresentato anche un’importante occasione per il CUG per ribadire il proprio impegno nei confronti delle pari opportunità, della lotta alle discriminazioni e della promozione di una cultura del rispetto.

L’iniziativa si è inserita pienamente nelle attività istituzionali del Comitato, orientate al benessere organizzativo, alla valorizzazione delle differenze e all’adozione di buone pratiche inclusive.

L’evento ha evidenziato quanto la cultura, per essere davvero tale, debba essere partecipata e pensata per tutti.

Un evento realmente accessibile

In linea con i contenuti trattati, la conferenza è stata progettata con grande attenzione: la Sala della Crociera è risultata pienamente accessibile alle persone con disabilità motoria, mentre l’evento ha offerto sottotitolazione in tempo reale e traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS), grazie alla collaborazione dell’Associazione Anios.

Un segnale concreto di coerenza tra principi e pratiche, che ha rafforzato il messaggio dell’intera giornata.

Conclusioni

La conferenza “Verso l’universalità dei linguaggi: un percorso di progettazione ampliata del patrimonio culturale” ha ribadito con chiarezza che l’accessibilità non è un’opzione, ma un principio fondamentale per garantire a tutte le persone il diritto di vivere e partecipare pienamente al patrimonio culturale.

Un impegno che richiede una progettazione consapevole, inclusiva e in continua evoluzione, capace di abbattere ogni barriera e di valorizzare la diversità come risorsa imprescindibile della nostra società.


Qui il programma completo della conferenza

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